Data inizio
20 Ott 2022
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In una ricerca pubblicata sulla rivista Agronomy for Sustainable Development, un team di ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa ha valutato gli effetti della semina del girasole su un terreno non lavorato in presenza di una copertura di veccia. Secondo la ricerca,  la copertura di veccia avrebbe protetto il suolo, riducendo la presenza di erbe infestanti e fungendo da fertilizzante per il girasole dando azoto al terreno. La veccia è stata devitalizzata in piena fioritura utilizzando solo un “roller crimper” un attrezzo in grado di compattare il suolo senza tagliare le piante, facendole semplicemente appassire. Senza l’utilizzo di glifosato, lo strato di veccia avrebbe tenuto sotto controllo le piante infestanti e il raccolto avrebbe dato risultati economici paragonabili, se non superiori, rispetto alla tecnica tradizionale che prevede l’utilizzo di glifosato.

In genere il glifosato è ritenuto indispensabile per controllare le piante infestanti, soprattutto nelle tecniche agricole che prevedono la semina sulle stoppie della coltura precedente. In tre anni i ricercatori hanno testato diverse combinazioni tra metodi di utilizzo del “roller crimper” fino a diverse date per la semina del girasole. L’obiettivo finale: dimostrare come grazie alla veccia si potesse fare a meno del glifosato e ottenere rese ottimali.

I risultati dello studio possono essere di grande impatto anche per l’agricoltura biologica, un sistema agricolo che fa della rinuncia all’impiego di agrofarmaci uno degli elementi portanti. I ricercatori sono infatti convinti che il sistema che combina “roller crimper” e veccia possa essere adattato a moltissime altre coltivazioni. La veccia è una pianta estremamente comune, mentre il rullo sagomato è facilmente reperibile sul mercato. In un futuro dove l’Europa potrebbe decide di mettere al bando il glifosato l’utilizzo del sistema potrebbe fornire agli agricoltori una valida alternativa.

La ricerca si può scaricare a questo LINK

Fonte: InNaturale