“Segrè: “Biologico è scienza, viticoltura apripista”, di Erica Ferro.

Il vino, si sa, è anche questione di chimica. “Per fare viticoltura ed enologia c’è bisogno di scienza” sostiene Andrea Segrè. E studiare la composizione dell’uva e di tutti i prodotti della filiera non basta, ma bisogna anche pensare alla sicurezza e la salubrità degli agricoltori. Ne è convinto il presidente della Fondazione Mach, per il quale è importante che “anche il coltivatore sia in salute.

“Il vino bio fa bene alla terra e al territorio”, di Camilla Madinelli

Vini bio, sostenibilità, sentieri. L’agricoltura biologica fa bene all’ambiente e al paesaggio, tutela la slaute di chi in quel territorio ci abita, produce reddito per le aziende che può essere in parte reinvestito a favore della comunità. E’ l’esperienza di Cantina Valpollicella Negrar, che sta puntando sia sul vino bio che sulla valorizzazione dei sentieri storici e naturalistici negraresi.

“Pc, drone, gps: ecco gli attrezzi del nuovo contadino”,di Donata Marrazzo

Non ci si improvvisa contadini. Il mestiere è antico ma necessita sempre di nuove competenze. Gli imprenditori della terra di ultima generazione, innovativi e digitali, frequentano master e università. Spesso li affiancano ingegneri, biologi e geologi. Il risultato è un comparto sempre più giovane, rinnovato e dinamico. Nelle 24 facoltà di agraria degli atenei italiani, gli iscritti sono circa 8mila, il 50% in più di dieci anni fa. Solo 5 anni fa gli agricoltori laureati in agraria erano meno dell’1% e poco più del 3% quelli in possesso di diploma specifico di scuola superiore.

EXPO: “Produzione biologica, ricerca e innovazione: fissare le priorità per il futuro”.

La Commissione Europea ha organizzato una conferenza dal titolo “Produzione biologica, ricerca e innovazione: fissare le priorità per il futuro”, nella quale invita i ricercatori e, soprattutto, le aziende, a presentare le loro esperienze nella ricerca e nell’innovazione per contribuire a definire le priorità per il futuro in questo campo. La conferenza dovrà fare luce sui bisogni e le priorità della ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e dovrà fornire i necessari input alla Commissione Europea per sviluppare le sue politiche della ricerca e dell’innovazione in questo settore.

EXPO: “Produzione biologica, ricerca e innovazione: fissare le priorità per il futuro”.

La Commissione Europea sta organizzando una conferenza su “Produzione biologica, ricerca e innovazione: fissare le priorità per il futuro”, nella quale invita i ricercatori e, soprattutto, le aziende, a presentare le loro esperienze nella ricerca e nell’innovazione per contribuire a definire le priorità per il futuro in questo campo. Joao Onofre del gruppo che si occupa di agricoltura biologica nella Commissione Europea ha detto: “Stiamo cercando agricoltori biologici o consulenti di aziende biologiche interessati a partecipare attivamente alla Conferenza.

“Winemonitor - Nomisma: Vino Bio - Nel 2015 in crescita il numero di consumatori italiani”

+235% Europa, +273% mondo: sono questi i dati relativi allo sviluppo – nel periodo 2002/2013- registrato dalla viticoltura biologica.  E’ quanto emerge dall’analisi Wine Monitor – Nomisma su dati FIBL - predisposta in occasione di Vinitaly 2015. La viticoltura biologica dell’Unione Europea rappresenta il 78% della superficie bio. Nel mondo il 4,6% della superficie vitata è bio; nella Ue l’incidenza sale al 7,6%. La graduatoria per Paese rileva al primo posto il Messico (con uno share del 15,9%), seguito dall’Austria (10,1%).