Gli italiani credono che il loro futuro economico sarebbe più protetto se si investisse sui cibi di alta qualità, sulla ricerca, sulle energie rinnovabili e sull'ecoturismo. E non ritengono che siano queste le priorità del governo Renzi che, sul tema ambientale, registra un 41% di giudizi positivi e un 53% di bocciature. E il 63% ritiene che il governo deluda le attese sulle grandi scommesse ecologiche. Sono alcuni dei risultati della ricerca condotta da Lorien Consulting (su un campione rappresentativo di mille persone) per il Forum Qualenergia? organizzato da Legambiente e Kyoto Club. Tra i…
Il miglioramento genetico delle piante è un elemento chiave per produrre cibo di varietà e qualità migliori. La selezione convenzionale è una pratica utilizzata dall’uomo da centinaia di anni ed è una tecnica che spesso ha richiesto molto tempo e molto lavoro prima di dare i suoi frutti. La selezione assistita da marcatori – o MAS (Marker Assisted Selection) - è una biotecnologia che utilizza lo stesso approccio della selezione tradizionale. Si tratta di trovare i marcatori genetici correlati alle caratteristiche desiderate nella pianta, come la resistenza a…
I consumi alimentari stanno cambiando, e questo non solo per il periodo economico molto critico, ma anche perché si ha una maggiore attenzione alla provenienza della materia prima e di una maggiore apertura verso le culture culinarie straniere. Quindi aspetti salutistici e una maggiore sperimentazione in cucina, dovuta anche alla crescita degli immigrati residenti nella Penisola. Il rapporto “Bio in cifre 2014”, elaborato da Sinab (Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica) e Ismea evidenza che la superficie coltivata secondo il metodo biologico ha raggiunto a fine 2013…
Più informatizzata, più giovane, con maggiore capacità di offrire lavoro. E' l'identikit dell'azienda biologica secondo il rapporto curato da Mipaaf, Inea, Ismea e Sinab presentato oggi in occasione della Biodomenica organizzata dall'Aiab. Dal confronto con un'azienda di tipo tradizionale emerge il profilo di un'attività di dimensione spesso familiare, con un'età media bassa (il 22% ha tra i 20 e i 39 anni a fronte del 9,6% del totale delle aziende) e un alto livello di scolarizzazione (49% di laureati e diplomati, contro una media del 24%). Con il biologico si guadagna di più e si crea più…
Settembre è stato un mese di grande attenzione verso il mondo del biologico: il Sana prima e l'ottavo Congresso europeo dell'IFOAM a Bari hanno acceso i riflettori sul settore. Le motivazioni di tanto interesse sono anche da ritrovare nei dati diffusi dal Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica (SINAB) presentati il 6 settembre durante uno dei principali eventi del SANA, che hanno evidenziato come l'Italia si collochi tra i primi posti a livello mondiale per estensione di agricoltura biologica, con una crescita nel 2013 del 13% rispetto al 2012. Il mondo bio vale per il…
Luca Colombo e Alessandro Meschinelli, affrontano la tematica dei Partenariati Europei di Innovazione (Pei – Agri), che possono essere intesi come  uno schema di rottura nel contesto dei processi di sviluppo agricolo in Europa, finalizzati a promuovere un sistema di cooperazione e di rete tra i soggetti che concorrono all'individuazione delle innovazioni più pertinenti, superando vecchi standard operativi e instaurando un approccio partecipativo della conoscenza e delle problematiche. La posizione degli autori propone di accogliere i criteri della co-ricerca nel dispiegamento dei Pei e nella…
A fine marzo 2014 la Commissione europea ha presentato una proposta di revisione del Regolamento sulla produzione biologica e sull’etichettatura dei prodotti biologici, che insieme ad un nuovo Piano di azione e ad un rapporto di valutazione sull’efficacia della regolamentazione comunitaria in materia  (in particolare del reg. (CE) 834/2007). Tale adeguamento nasce dalla necessità di adeguare il quadro normativo all’evoluzione del settore nel territorio dell’Unione, dove alla grande espansione della domanda degli ultimi anni non ha corrisposto un congruo sviluppo dell’offerta interna,…
E’ stato presentato in occasione del SANA la Consumer Survey di Nomisma, che come ogni anno traccia l'identikit dell'acquirente bio e il suo stile di consumo. Nel nostro paese dalla fine del 2007, anno di inizio della crisi, vi è stato un crollo della domanda internae il consumo delle famiglie si è adeguato alle minori capacità di reddito. La riconfigurazione degli stili di consumo riguarda anche il cibo (16% sul totale della spesa): si risparmia a tavola ma non si rinuncia a tutto: gli italiani hanno speso meno per cibi e bevande ma hanno messo in campo energie per salvaguardare il proprio…
Con la crisi la lista dei consumi è cambiata: salgono le spese per la tecnologia digitale e crollano sigarette, alcolici e abbigliamento. E nel carrello della spesa la fa da padrone il cibo biologico. Questa è la fotografia data dall’ultimo rapporto dell’ufficio studi della Coop a sette anni dall’inizio della recessione. Una delle novità è che ci si muove sempre meno da casa (gli spostamenti complessivi sono calati del 24% dal 2008), mentre aumentano le ore passate su internet. Gli italiani, poi, sono tra gli europei coloro che destinano la quota maggiore del loro budget a cibo e bevande,…