Data inizio
20 Ott 2014
Rassegna stampa

I consumi alimentari stanno cambiando, e questo non solo per il periodo economico molto critico, ma anche perché si ha una maggiore attenzione alla provenienza della materia prima e di una maggiore apertura verso le culture culinarie straniere. Quindi aspetti salutistici e una maggiore sperimentazione in cucina, dovuta anche alla crescita degli immigrati residenti nella Penisola.

Il rapporto “Bio in cifre 2014”, elaborato da Sinab (Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica) e Ismea evidenza che la superficie coltivata secondo il metodo biologico ha raggiunto a fine 2013 quota 1,32 milioni di ettari, circa un decimo del totale. Merito della crescente domanda di consumo per questi prodotti, finalizzati a portare sulla tavola prodotti genuini e senza chimica. I dati di mercato parlano chiaro: nei primi cinque mesi dell’anno, il canale della grande distribuzione ha visto crescere del 17% le vendite di alimentari bio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La gdo non è però il principale canale per il settore, dato che copre il 27% dei 2,3 miliardi di vendite realizzate nel 2013. Quasi la metà del fatturato è invece realizzato dai negozi specializzati che stanno prendendo piede ormai anche nelle città di minori dimensioni. Questa serie di dati in crescita stupisce se si considera che i dati sui consumi alimentari nel loro complesso sono invece in continuo calo.

“La Repubblica – Affari&Finanza”, 20 ottobre 2014, http://www.repubblica.it