Coordinatore
Partecipanti al progetto
Ente finanziatore
MiPAAF - SAQ X
Data inizio
24/12/2009
Data fine
24/12/2011

Obiettivi:

1.    redigere uno stato dell’arte dettagliato della ricerca scientifica inerente la qualità delle produzioni biologiche in rapporto alle caratteristiche delle produzioni convenzionali e verificare per quali caratteristiche di qualità esistono differenze scientificamente provate tra prodotti biologici e convenzionali;
2.    determinare l’effetto di diverse condizioni di  fertilizzazione (differenti prodotti e modalità di applicazione) sulla qualità nutrizionale, organolettica e sensoriale di varietà di melo coltivate con metodo biologico;
3.    elaborare una struttura metodologica di riferimento per la valutazione, con approccio di ciclo di vita, degli impatti ambientali effettivi dei prodotti da agricoltura biologica, e applicazione della metodologia al caso studio della produzione biologica di mele;
4.    effettuare una opportuna azione di divulgazione dei risultati verso gli operatori del settore e tutti gli altri potenziali stakeholders.

Breve descrizione del progetto:

Il progetto è articolato come segue:

1. Indagine bibliografica sullo stato della ricerca sulla qualità dei prodotti biologici. L’indagine sarà eseguita attraverso l’uso di data base per la ricerca bibliografica e di siti Internet specifici (es., Organic-e-print). I risultati dell’indagine saranno catalogati in funzione di criteri definiti e dei parametri della qualità studiati. I risultati dei lavori acquisiti saranno estratti per stabilire in quali e quanti casi esistano differenze delle caratteristiche di qualità tra prodotti bio e corrispondenti convenzionali, raggruppando i dati in funzione dell’approccio metodologico usato.

2. Qualità e impatto ambientale di produzioni bio. Un caso studio: il melo. Saranno condotte prove di fertilizzazione sugli impianti esistenti, utilizzando prodotti diversi e diverse modalità di loro applicazione. I frutti alla raccolta saranno analizzati per la loro pezzatura, caratteristiche di colore, consistenza, contenuto di elementi minerali. Saranno inoltre eseguite analisi fogliari e, per quanto riguarda il suolo, saranno studiate le dinamiche dell’azoto e degli elementi minerali. I frutti saranno analizzati per le loro caratteristiche nutrizionali ed organolettiche. Per la valutazione delle prestazioni  ambientali della produzione biologica di mele sarà applicata la metodologia della Life Cycle Assessment  (LCA) per la redazione dell’ecoprofilo di  1 kg di prodotto biologico, che sintetizzi i contributi del prodotto alle principali categorie di impatti ambientali lungo tutto il suo ciclo vitale.

3. Attività di divulgazione. In considerazione della rilevanza del tema della fertilizzazione in agricoltura in genere ed in quella biologica in particolare, si ritiene opportuno, al termine del progetto, dare la massima diffusione dei risultati ottenuti, non solo attraverso la loro pubblicazione in riviste specializzate, ma anche presso gli operatori del settore.

Risultati attesi (descrizione, divulgabilità,applicazioni):

Dall’indagine bibliografica si otterrà un quadro dello stato della ricerca sulla qualità dei prodotti biologici a livello internazionale e nazionale. Sarà possibile stabilire se la ricerca scientifica condotta fino ad oggi è stata in grado di stabilire se esistono differenze tra prodotti biologici ed i corrispondenti convenzionali per la loro qualità e per quali caratteristiche. I fertilizzanti ammessi in agricoltura biologica sono principalmente di matrice organica. La maggior parte delle aziende frutticole sono aziende specializzate che non dispongono di letame aziendale e ricorrono al mercato per acquistare concimi ed ammendati organici. Questi prodotti sono di diverse origini e hanno prezzi molto diversi. Le prove sperimentali di questi prodotti su meleti serviranno ad ottimizzare la produzione, intesa sia come resa che come costanza della produttività risparmiando risorse, evitando fenomeni di inquinamento e garantendo al consumatore un prodotti di ottima qualità salutistica e organolettica. Lo studio permetterà di stabilire l’esistenza di relazioni tra la fertilizzazione e caratteristiche della qualità nutrizionale ed organolettica di diverse varietà di mela, con particolare riferimento al loro profilo aromatico. Dallo studio dell’impatto ambientale si ricaverà la definizione di eco-profilo di 1 kg di mele biologiche e la comparazione con l’eco-profilo di un’equivalente Unità Funzionale ottenuta da coltivazione tradizionale.
Il materiale raccolto ed elaborato con l’indagine bibliografica andrà a costituire un report orientato ad informare gli operatori e le associazioni del settore del biologico oltre che i consumatori su quanto finora noto sulla qualità dei prodotti dell’agricoltura biologica. I risultati saranno diffusi sia attraverso la loro pubblicazione su riviste specializzate che, soprattutto, presso gli operatori del settore organizzando visite e focalizzando l’attenzione su questa specifica tematica nell'ambito di incontri annuali, partecipando a manifestazioni del settore, preparando materiale di divulgazione (opuscoli, depliant) sia in forma cartacea che digitale. 

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati:

Dal progetto deriveranno: per gli agricoltori, informazioni utili a migliorare il processo produttivo; per i consumatori, informazioni utili a valutare compiutamente la qualità dei prodotti dell’agricoltura biologica; per i decisori responsabili del settore della salute pubblica, elementi utili per orientare le loro politiche di educazione alla salute e prevenzione; per i decisori responsabili delle scelte in materia di politica agraria e ambientale, elementi utili a formulare un giudizio sulla validità tecnico-agronomica ed ambientale di sistemi produttivi condotti in biologico, il loro impatto sulla qualità alimentare, il benessere degli individui, l’ambiente.

 

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