Data inizio
11 Mar 2024
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Kick-off del progetto INSTINCT: sistemi digitali a supporto degli agricoltori locali nella lotta contro i parassiti. Il progetto, guidato dal Centro di Sperimentazione Laimburg in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, Eurac Research e la PMI innovativa FOS S.p.A., è realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea (Fondo europeo di sviluppo regionale FESR). Obiettivo è trovare nuove soluzioni nella lotta contro insetti dannosi per la frutticoltura in Alto Adige.

Il progetto prevede lo sviluppo e la validazione di trappole che impiegano nuove sostanze attrattive, sensori smart e intelligenza artificiale. Lo scopo è di fornire conoscenze e dati scientifici per minimizzare l’impiego di insetticidi di sintesi in agricoltura. Il progetto è realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea.

La lotta sostenibile agli insetti dannosi in agricoltura è una delle strategie fondamentali della ricerca scientifica del Centro di Sperimentazione Laimburg. Obiettivo è indentificare metodologie che permettano di ridurre l’impiego di insetticidi di sintesi e limitarli allo stretto necessario. Con il progetto INSTINCT verranno impiegati nuove sostanze attrattive, nuovi sensori e l’intelligenza artificiale per sviluppare e validare trappole smart per il monitoraggio da remoto di insetti dannosi. Nello specifico si tratta del parassita del melo, Cydia pomonella e del moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzukii, insetto esotico che colpisce anche l’uva schiava e le ciliegie. Questi insetti causano ogni anno danni ai frutteti in Alto Adige con conseguenti perdite economiche.

Monitorare la presenza in frutteto di questi insetti è di fondamentale importanza per definire il momento ottimale di intervento con una strategia di contenimento che sia maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. “L’obiettivo del progetto INSTINCT è quello di comprendere la diffusione e le dinamiche di popolazione di questi insetti tramite l’ideazione di nuove trappole intelligenti appositamente costruite. Le trappole permetteranno di studiare i cicli vitali di questi animali e come essi interagiscono con l'ambiente circostante, grazie all’integrazione di dati metereologici”, sottolinea Silvia Schmidt, coordinatrice di progetto e responsabile del neo-gruppo di lavoro Metodi Biologici di Protezione delle Piante del Centro di Sperimentazione Laimburg.

Queste informazioni saranno utili per poter pianificare e mirare l’intervento con strategie di contenimento degli insetti dannosi nei momenti strettamente necessari.

Trappole che riconoscono gli insetti dannosi grazie all’intelligenza artificiali

Le trappole cattureranno gli insetti grazie all’impiego di sostanze attrattive sviluppate nell’ambito di un altro progetto del Centro di Sperimentazione Laimburg e della Libera Università di Bolzano (Progetto DROMYTAL). Gli insetti verranno attratti nella trappola e rilevati da appositi sensori. L’intelligenza artificiale nell’arco del progetto sarà allenata a riconoscere gli insetti target e registrare così l’incidenza di cattura. Contemporaneamente al rilievo delle caratteristiche degli insetti, dei sensori ambientali rileveranno dati metereologici, come irraggiamento, umidità e temperatura dell’aria. Ciò consentirà il monitoraggio a distanza degli insetti e la determinazione del momento ottimale per applicare metodi di contenimento nonché di correlare meglio i parametri ambientali e la dinamica di diffusione delle due specie. Grazie a questa strategia, si mira a ridurre al minimo i trattamenti fitosanitari ed evitare quelli superflui, con conseguente beneficio per la popolazione, l’ambiente e l’economia.

Fonte: Centro di Sperimentazione Laimburg