Biologico e biodinamico, il futuro va pensato oggi, di Redazione Terra e Vita
Biologico e biodinamico possono rappresentare una via di riscatto per l’agricoltura italiana?
Biologico e biodinamico possono rappresentare una via di riscatto per l’agricoltura italiana?
L’articolo, che si può leggere QUI, conduce il lettore a scoprire un’azienda biodinamica nel sud del Lazio (Monti Ausoni, provincia di Latina) che ha sviluppato da an
In occasione di Fieragricola Edagricole ha organizzato un workshop, molto partecipato, per cercare di individuare gli interventi necessari per rivitalizzare il comparto del biologico. Il settore è ormai uno dei comparti più importanti dell’agricoltura in quanto è alla base delle politiche green italiane e internazionali. Il Green Deal così come la Pac lo vedono infatti al centro di scelte strategiche che ne hanno decretato la crescita e l’affermazione in tutti i Paesi europei, Italia compresa.
I vantaggi dell'agricoltura biologica sono molteplici e plurisettoriali. Rispetto all'agricoltura convenzionale, questo metodo produttivo permette di dimezzare il consumo energetico e l'inquinamento da nitrati nelle acque sotterranee, incrementando la biodiversità (+30%). Inoltre, può dimezzare le emissioni di gas serra aumentando il contenuto di carbonio nel suolo (10%).
TerraèVita intervista Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura dinamica, sulla ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e biodinamica, il quale anticipa i temi che tratterà al convegno organizzato da Edagricole a Fieragricola il 31 gennaio.
Il progetto europeo "Welaser" ha realizzato un prototipo di robot che sfruttando l'intelligenza artificiale riconosce le malerbe e le elimina senza utilizzare agrofarmaci.
L’articolo di TerraèVita permette di incontrare uno di quei personaggi la cui testimonianza è importante per comprendere come l’agricoltura biologica (in questo caso, biodinamica) sia una pratica assolutamente valida e fonte di grandi soddisfazioni per i produttori.
Le indicazioni da parte della Commissione europea nel Piano d’azione per la produzione biologica (25% di agricoltura biologica entro il 2030) e le direttive della Pac 2023-2027 hanno decisamente rinnovato l’interesse per un’operazione colturale come la sarchiatura.
Le tecnologie oggi disponibili sulle macchine di ultima generazione consentono di intervenire con il miglior tempismo e la massima precisione possibili nell’ottica di un controllo delle infestanti anche senza dover ricorrere alla chimica.
TerraèVita pubblica un interessante articolo che riporta l’esperienza, attraverso gli anni, di un’azienda biodinamica, Cascina Selva, che, all’interno del Parco del Ticino, è riuscita a diversificare le proprie attività, recuperando tra l’altro un ambiente tipico della Pianura Padana, la marcita, importante presidio contro i cambiamenti climatici e per un allevamento volto alla sostenibilità ed al benessere animale.
L’articolo dà notizia della partecipazione al SANA dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica con uno stand dedicato ai propri produttori, e della presentazione, effettuata nel contesto degli eventi fieristici, del progetto di ricerca e innovazione DIFFER, finanziato dal MASAF e avente come obiettivo la definizione di pratiche agro-ecologiche volte alla sostenibilità dei sistemi agro-zoo-forestali biologici e biodinamici basati sulla coltivazione di vite ed olivo.