Uno dei temi maggiormente dibattuti nell’ultimo periodo è la presenza degli animali nelle aziende agricole biodinamiche certificate Demeter che, come previsto dagli Standard di Produzione al par. 5.1: “Tale paragrafo pone grande importanza alla presenza degli animali in una azienda biodinamica; pertanto è intenzione del Consiglio rendere la stessa OBBLIGATORIA. […] Per determinare un carico minimo di animali presenti in azienda si considera un valore di 0.2 UBA/ha; pertanto un’azienda da 20 ettari dovrà garantire la presenza di almeno 4 UBA (4 bovini adulti o equivalenti) […]”

Ma come mai Demeter International e Demeter Italia chiedono agli agricoltori di introdurre la zootecnia in azienda?

Per poter rispondere a questa domanda dobbiamo, prima di tutto, introdurre il concetto di ciclo chiuso. Per ciclo chiuso si intende un sistema agricolo che comprende tutti gli elementi vivi presenti in azienda: piante, terreno, animali e uomo in equilibrio tra loro e che, grazie agli scambi energetici tra le parti non necessita di input esterni. Secondo Steiner infatti “Un’azienda agricola si realizza nel miglior senso della parola se può venire concepita come una specie di individualità a sé stante, come un’individualità chiusa in sé stessa. In senso assoluto questo non potrà essere raggiunto, ma l’azienda deve cercare di avvicinarsi il più possibile alla condizione di essere un’individualità conchiusa in sé stessa”. (Rudolf Steiner, “Corso su l’agricoltura” O.O. 327, II conferenza)

Gli animali sono parte integrante di questo ciclo e non è quindi possibile avere un organismo agricolo completo o che tenda all’ individualità senza la presenza dell’allevamento.

Tra gli animali allevati in azienda i ruminanti dovrebbero essere preferiti ai mono gastrici in quanto, grazie alle loro particolarità digestive, sono in grado di riorganizzare e vivificare la materia organica vegetale apportando al terreno importanti elementi nutritivi fondamentali sia per la crescita delle piante sia per favorire lo sviluppo di sostanza organica. A sostegno di quanto sopra possiamo citare ancora una volta Steiner che, durante una delle conferenze sostiene: “Si deve infatti sapere che per esempio le influenze cosmiche provenienti dall’interno del suolo e attive nella pianta, devono in essa venir condotte verso l’alto. Se quindi una pianta è particolarmente ricca di forze cosmiche e viene ingerita da un animale che da parte sua, traendolo dal proprio organismo, fornisce un letame formatosi da quella pianta, allora l’animale fornirà un concime particolarmente indicato per il terreno su cui cresce quella pianta”. (Rudolf Steiner, “Corso su l’agricoltura” O.O. 327, II conferenza)

La presenza degli animali, in particolare dei ruminanti è quindi fondamentale per avere un terreno sano, fertile ed equilibrato da un punto di vista biochimico ed organolettico; terreni sani e ricchi di sostanza organica risultano essere più popolati da fauna edafica, la quale svolge un ruolo centrale nel ciclo della materia organica, disgregandola e partecipando al processo di creazione dell’humus che è un substrato fondamentale per la crescita delle colture. I terreni regolarmente concimati con compost biodinamico aziendale opportunamente inoculato e compostato, insieme alla distribuzione regolare dei preparati biodinamici, nel tempo non necessiteranno più di concimi del commercio garantendo al consumatore prodotti di maggior qualità.

Il conduttore aziendale che deciderà di introdurre la zootecnia è consapevole che parte della sua produzione sarà destinata al foraggio necessario per alimentare i propri animali che va ad incidere sull’organizzazione generale dell’azienda, che dovrà essere reimpostata in modo da poterli ospitare e garantire loro una vita dignitosa. All’interno del sistema a ciclo chiuso l’uomo avrà quindi l’importantissimo ruolo di voler instaurare un equilibrio tra i vari comparti aziendali, e renderlo duraturo nel tempo. Un bravo conduttore sarà colui che riuscirà a rendere autosufficiente e sana la propria azienda senza dover apportare input dall’esterno.

La scelta dell’introduzione dell’allevamento in azienda è, in ultima analisi, una presa di coscienza da parte del conduttore aziendale sull’importanza che l’animale svolge per l’organismo agricolo, ma anche del ruolo fondamentale che svolge per l’ambiente (e.g. biodiversità, paesaggio, differenziazione delle colture) e per la qualità dei prodotti (e.g. presenza di una certificazione, assenza di pesticidi, ricchezza di nutrienti).

Autori
Marlène Cattaneo, Demeter
Produzioni
Anno
2020