Data inizio
19 Feb 2024
Rassegna stampa

“Non si tratta quindi semplicemente di aggiungere soltanto delle sostanze che riteniamo necessarie affinché passino poi nella pianta, ma anche di aggiungere forze viventi. Per la pianta sono molto più importanti le forze viventi che le sostanze come tali.” - Rudolf Steiner, 13 Giugno 1924, Koberwitz , “Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell’agricoltura” - Editrice Antroposofica

Nell’agricoltura biodinamica si dà molta importanza al fatto che il suolo sia vivente e ricco di humus. Un suolo fertile è fresco, profondo, ben areato, morbido, poroso e ricco di lombrichi tutti aspetti che possiamo cogliere con i nostri sensi, ma è soprattutto ricco di humus che è la parte vivente del suolo e non facilmente percepibile con i sensi fisici. La sostanza organica è una componente importante del suolo che è possibile misurare in riferimento al contenuto di carbonio nel terreno. È un valore che viene misurato quantitativamente ma di cui non è possibile valutare esattamente la qualità. Per fare un esempio concreto possiamo pensare che anche in una fogna c’è molta sostanza organica, tuttavia non è quella adatta per la coltivazione delle piante. È indispensabile che la sostanza organica del suolo sia “di buona qualità”. Non esistono analisi chimiche specifiche per determinare la qualità dell’humus se non la definizione di alcuni complessi misurabili come gli acidi umici, gli acidi fulvici ed altro. In biodinamica si utilizzano delle analisi morfologiche che ci possono indicare la qualità della sostanza organica, che però non ci forniscono valori quantitativi. Quello che conta è che la sostanza organica possa trasformarsi in humus ovvero in quella componente vitale utile alla crescita delle piante sane. Nell’humus troviamo non solo sali minerali solubili ed un complesso di microrganismi importantissimi, ma soprattutto le forze per far crescere bene le piante.

Le concimazioni pertanto non possono affidarsi solamente all’impiego di sali minerali solubili ma soprattutto a tutto quel complesso di sostanze naturali che produce e genera quell’insieme di sali solubili, perché attraverso questi processi si generano anche forze e non solo materia. Ogni sostanza che viene data al suolo deve obbligatoriamente passare attraverso un processo vivente. Le modalità possono essere diverse come l’impiego di sovesci oppure del compost animale. È indispensabile che ogni sostanza data al suolo abbia in sé delle forze “organizzatrici della materia” ovvero forze vitali. Ad esempio l’azoto chimico di sintesi non è in grado di portare benefici alle piante se non quello di rigonfiarle d’acqua, perché porta la singola sostanza ma non forze vitali. Occorre che l’azoto sia prodotto da essere viventi come i batteri azotofissatori, le piante dei sovesci, gli animali che producono letame etc. La provenienza stessa di queste sostanze per un agricoltore biodinamico è molto importante. Infatti il suolo non solo dovrà essere ricco di humus, ma avere anche la capacità di assorbire dall’atmosfera piccolissime ed infinitesime particelle di silice, di piombo, di mercurio, di arsenico che sono necessarie in diluizioni omeopatiche per far crescere bene le piante. Naturalmente si tratta di piccolissime quantità presenti nell’atmosfera e che devono essere assorbite nelle giuste proporzioni. Un suolo vivente è capace di inspirare queste sostanze e renderle disponibili alle piante.

L’agricoltore “Demeter” ovvero colui che applica con serietà e dedizione le linee guida dell’agricoltura biodinamica e dei disciplinari di produzione Demeter, sa che per vivificare il suolo dovrà adoperare una concimazione di forze viventi presenti nei preparati biodinamici da spruzzo, capaci di attivare i processi biologici del suolo. Sarà importante per lui che tutte le sostanze impiegate per le concimazioni siano organiche e che comunque siano arricchite di forze vitali. Per raggiungere questo obiettivo anche il letame viene compostato per la trasformazione della sostanza organica in humus. Per far ciò avrà bisogno che il letame o altri composti organici siano inoculati con i preparati biodinamici da cumulo (502 achillea – 503 camomilla – 504 ortica – 505 quercia – 506 tarassaco – 507 valeriana). Questi preparati biodinamici hanno proprio il compito di migliorare la qualità del letame nel senso di trasformare la sostanza organica portandola a diventare ottimo humus. Hanno il compito di arricchire di forze vitali e di guidare i processi fermentativi affinché il concime porti benefici non solo al suolo ma anche alle piante che vi crescono. Attraverso la visione biodinamica, che considera il suolo un vero e proprio essere vivente, esso viene così arricchito di forze vitali che verranno successivamente impiegate dalle piante per maturare prodotti sani, vitali e genuini.

Fonte: Biodinamica News