Data inizio
19 Gen 2021
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Gli ultimi dati dell'“Eco-barometro 2020” sui consumi bio in Germania, indagine commissionata dal Ministero federale dell'alimentazione e dell'agricoltura (BMEL), sono stati presentati dal ministro Julia Klöckner. I risultati dell'indagine confermano il trend di crescita di lungo periodo del mercato biologico tedesco.  Il 37% degli intervistati ha dichiarato di acquistare regolarmente prodotti biologici. Quasi il 90% afferma di voler acquistare prodotti biologici almeno occasionalmente in futuro. Quando si parla di uova biologiche, la percentuale di intervistati che afferma di acquistare questi prodotti "esclusivamente" o "spesso" sale al 74% (nel 2019 era del 66%). Per i prodotti a base di carne e insaccati biologici, il 50% degli intervistati afferma di acquistarli almeno frequentemente (nel 2019 era il 42%). I supermercati continuano ad avere un ruolo centrale: quando si tratta di acquistare alimenti biologici, nove intervistati su dieci li comprano qui, seguiti dai discount (68%).

Nella sua presentazione, il ministro federale Julia Klöckner ha sottolineato che "Gli acquirenti occasionali sono diventati acquirenti abituali, e sempre più consumatori si rivolgono ai prodotti biologici: secondo le prime stime, le vendite di alimenti biologici supereranno i 14 miliardi di euro nel 2020, con un aumento del 17%. rispetto al 2019. L'industria ha fatto la sua parte nella pandemia ma, oltre al nostro supporto per il settore, l’aumento è certamente dovuto anche al fatto che sui prodotti c'è un'etichetta di Stato affidabile: il logo bio."

In Germania, il logo bio è stato sviluppato dal Ministero federale dell'agricoltura, e quest'anno celebra il suo 20° anniversario: viene utilizzato principalmente per l'etichettatura degli alimenti biologici, ma anche di piante ornamentali e semi. Dalla sua introduzione nel settembre 2001, il numero di prodotti registrati è aumentato continuamente: attualmente sono quasi 90.000 i prodotti che lo riportano, di oltre 6.000 aziende. Il suo uso non è obbligatorio, ma sottintende criteri che devono essere rispettati e verificati. Sempre secondo Julia Klöckner "Il logo biologico mostra quale enorme influenza può avere un'etichetta governativa “positiva”: la quota di mercato dei prodotti biologici è in aumento da anni, l'etichetta gode di un'elevata credibilità e fiducia tra i consumatori. Per sempre più agricoltori, il logo è un forte incentivo a convertire la produzione: è diventato un marchio attraente perché distingue prodotti che sono al di sopra dello standard minimo legale. Questo ci consente anche di promuovere le stesse aziende che lo usano”.

L'eco-barometro è un indicatore messo a punto dal Ministero federale dell'alimentazione e dell'agricoltura dal 2002 ed è parte integrante del programma federale per l'agricoltura biologica e altre forme di agricoltura sostenibile. Si tratta di un'indagine telefonica rappresentativa sul consumo di alimenti biologici.  I risultati del 2020 sono stati ottenuti attraverso un totale di 1.011 interviste.

L'Eco-Barometro 2020 si può scaricare QUI

Fonte: BÖLN