Data inizio
08 Giu 2015
Rassegna stampa

Cibo: se è biologico, agli italiani piace di più. A tracciare il quadro è la ricerca Nielsen "L'alimentare e il biologico in Italia" commissionata da Assobio dalla quale emerge che in Italia ben 18,4 milioni di famiglie acquistano prodotti bio: 3,2 milioni sono clienti abituali (+14,8% nel 2014 rispetto all'anno precedente) e li compra tutte le settimane; mentre 3,2 milioni di famiglie (+8,4%) lo acquistano una volta al mese e dodici milioni di famiglie ogni tre mesi. A dispetto della crisi, che ha ridotto la disponibilità di spesa e quindi i consumi (crollati ai minimi negli anni della recessione), il comparto ha registrato nell'ultimo decennio una crescita a doppia cifra, arrivando a valere 2,5 miliardi di euro (con un fatturato in salita del 16% nei primi quattro mesi del 2015 e del 12% nel 2014 rispetto all'anno precedente).
Alla base del trend vi sono una serie di motivi: la ricerca della sicurezza alimentare, eventuali intolleranze e allergie alimentari, desiderio di tutelare l'ambiente, la biodiversità e il lavoro degli agricoltori. Oltre a una maggior attenzione rispetto al passato alla salute e al benessere, con la scelta di regimi alimentari più corretti e di cibi più sani: non a caso, secondo Nielsen, il 41% degli italiani intervistati evita di acquistare prodotti alimentari troppo economici e il 47% si indirizza invece verso quelli che costano più della media. Per far comprendere l'importanza di consumare biologico ed evidenziare quanto quest'ultimo faccia bene, Assobio ha inoltre presentato il libro bilingue "Biologico, la parola alla scienza/What science says about organics", curato da Roberto Pinton. Il volume racchiude una selezione di oltre 70 ricerche pubblicate da una trentina delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali (da Science al British Medical Journal, da Pediatrics a Environmental Health Perspectives) sugli aspetti nutrizionali, sull'impatto dei pesticidi sulla salute, su micotossine e contaminanti organici, su biodiversità e ambiente.
 

“Repubblica-Economia&Finanza”, 4 giugno 2015, http://www.repubblica.it

 

 

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