Data inizio
03 Lug 2023
News

Con un incontro a Petrosino (TP), presenti i sindaci dei Comuni del territorio aderenti e in via di adesione, l’assessora Caterina Marino, produttori agricoli, imprenditori, rappresentanti di associazioni, è stata riavviata la rete di territori che mirano a portare avanti un’agricoltura biologica, sostenibile, rispettosa dell’ambiente e capace di migliorare la qualità della vita delle comunità locali.

Come ha detto il sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi,  i biodistretti sono una grande opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale, perché consentono di creare una governance territoriale in cui enti locali, associazioni e produttori possono interagire per una politica comune. Il coinvolgimento dei comuni, in particolare, è fondamentale, poiché garantisce un approccio allo sviluppo sostenibile e ad un’economia green che supera i confini della filiera fino a coinvolgere le comunità locali in azioni per il cambiamento. Il Biodistretto Terre degli Elimi è per la provincia, e non solo, un’importante occasione per valorizzare chi produce prodotti biologici, ma anche per sostenere una cultura agroalimentare più sensibile alla tutela dell’ambiente e, nello stesso tempo, per potenziare le performance economiche del settore. In un momento storico di profonda crisi dell’agricoltura, che necessita di essere più dinamica e sostenibile, abbiamo bisogno di favorire processi di innovazione e soprattutto di costruire alleanze per fare sistema: e il distretto rappresenta una concreta risposta a questa esigenza. C’è tanto lavoro da fare per far sì che il Biodistretto non sia un altro guscio vuoto, buono forse per la propaganda, ma inutile per chi quotidianamente e tra mille difficoltà, si impegna per portare le sue eccellenze sulle nostre tavole.

L’assessora Marino ha sottolineato come l’incontro sia stato partecipato, ed abbia ripreso in mano il Biodistretto Terre degli Elimi, rientrando perfettamente nell’ottica di un progetto politico che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile, la produzione alimentare di qualità e la tutela dell’ambiente. Ha sostenuto come sia necessario riconoscere di avere una rete da costruire, insieme a tutti i portatori di interesse coinvolti, perché il Biodistretto si pone come nuova forma di governance territoriale, che parte dal basso e che rappresenta un patto tra cittadini, istituzioni, agricoltori e altri attori della filiera agricola per la gestione sostenibile del territorio, secondo i principi dell’agricoltura biologica.

Fonte: QdS.it