Coordinatore
Ente finanziatore
Mipaaf PQAI 1 - Ufficio Agricoltura Biologica
Data inizio
12/01/2018
Data fine
12/01/2021

Obiettivi generali:

Il presente progetto si propone l’obiettivo di migliorare la comprensione dei fattori che influenzano la qualità alimentare di prodotti orticoli biologici, ponendo particolare attenzione alla loro differenziazione rispetto a quelli convenzionali e alla tracciabilità dal campo alla tavola.

Obiettivo del progetto è l’implementazione, per colture orticole biologiche, di un sistema di indagine chimica e chemometrica che consenta, attraverso l’acquisizione di dati isotopici e di altri parametri chimici e biochimici, di discernere tra produzioni ottenute con i fertilizzanti di sintesi, propri dell’agricoltura convenzionale e non consentiti in agricoltura biologica, e produzioni ottenute con il metodo dell’agricoltura biologica.

Breve descrizione del progetto:

Le colture coinvolte saranno le più rappresentative dell’orticoltura italiana (pomodoro in contro stagione in ambiente protetto; finocchio e cavolfiore in pieno campo) e le sperimentazioni saranno condotte in tre areali di produzione di riferimento, Monsampolo del Tronto (AP), Metaponto (MT) e Vittoria (RG). L’applicazione di metodi statistici di analisi multivariata ad un set di dati comprendenti i valori di δ15N, nonché i parametri della qualità (macro e micro elementi, azoto totale, azoto inorganico (NO3-, NH4+), acido ascorbico, polifenoli totali, attività antiossidante), darà la possibilità di discernere sulla fonte azotata utilizzata e sul conseguente effetto determinato dai due metodi colturali sui parametri qualitativi.

Risultati attesi (descrizione, divulgabilità, applicazioni):

I risultati del progetto consentiranno di determinare quello che ancora oggi è considerato di difficile distinzione, ossia se nel sistema produttivo e nel prodotto finale sia stato utilizzato o no azoto di origine sintetica non ammesso in bio. La metodologia che verrà alla fine presentata, potrà essere utilizzata dall’Autorità Pubblica e degli Enti di certificazione, quale importante sistema di controllo delle frodi. Verranno predisposti opuscoli informativi sia sotto forma cartacea che digitale (chiavette USB). Inoltre, si prevede la divulgazione sul web in una sezione dedicata del sito istituzionale del CREA e del MiPAAF. Verrà curata la pubblicazione di articoli divulgativi su riviste del mondo agricolo e del settore orticolo.

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati:

La disseminazione dei risultati si conseguirà attraverso workshop sia rivolti alle Organizzazioni dei produttori e agli Enti di Controllo e Vigilanza sia rivolti agli operatori del settore nelle regioni di produzione orticola maggiormente interessate, Centro Italia e Sicilia. Lo scopo finale sarà quello di incidere favorevolmente sul livello d’informazione dei consumatori e, in particolare degli operatori del settore, per consolidare, incentivare e aprire nuove opportunità di mercato per i prodotti biologici.

Note:

Il presente progetto avrà ricadute positive anche in termini di impatto ambientale in quanto le pratiche dell’agricoltura biologica mirano al mantenimento a lungo termine della fertilità dei suoli e ad evitare l’utilizzo di fertilizzanti sintetici e pesticidi. Infine, le nuove informazioni sulle proprietà nutrizionali e salutistiche delle specie orticole biologiche, potranno influenzare positivamente le decisioni di acquisto dei consumatori con la conseguente ricaduta economica positiva per l'agricoltura biologica italiana.