Data inizio
06 Set 2023
Rassegna stampa

La Confederazione svizzera ha presentato la nuova “Strategia climatica per l’agricoltura e l’alimentazione 2050”, un piano d’azione che mira a rafforzare la sicurezza alimentare e a contrastare i cambiamenti climatici. La produzione alimentare è sotto pressione a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici, ma allo stesso tempo agricoltura e alimentazione sono responsabili di una gran parte delle emissioni di gas serra. La nuova strategia si concentra su tre obiettivi principali da raggiungere entro il 2050.

Il primo obiettivo è quello di produrre cibo nel rispetto del clima e in modo adeguato alle condizioni locali, con l’obiettivo di raggiungere un grado di autoapprovvigionamento di almeno il 50%. Il secondo obiettivo è quello di garantire che la popolazione svizzera si nutra in modo sano ed equilibrato, con una riduzione dell’impronta di gas serra pro capite dell’alimentazione di almeno due terzi rispetto al 2020. Il terzo obiettivo è quello di ridurre le emissioni di gas serra della produzione agricola all’interno del Paese di almeno il 40% rispetto al 1990.

Per raggiungere questi obiettivi, la strategia prevede una serie di misure che riguardano l’intera filiera agroalimentare. Tutti gli attori della catena del valore sono esortati a impegnarsi nella transizione verso una maggiore sostenibilità. La strategia prevede altresì di intensificare la ricerca per la trasformazione del sistema alimentare nonché di sviluppare gli strumenti di politica esistenti in maniera coerente affinché la produzione, la trasformazione, il commercio e il consumo concorrano al conseguimento dell’obiettivo netto pari a zero deciso del Consiglio federale per le emissioni di gas serra entro il 2050 riducendo al minimo i rischi climatici.

La “Strategia climatica per l’agricoltura e l’alimentazione 2050” comprende misure già introdotte e nuove che mirano a rendere la produzione agricola più resistente al clima, le relazioni commerciali più sostenibili o a ridurre le perdite alimentari. Tra le misure già introdotte, troviamo ad esempio il Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica, che mira ad aumentare la percentuale di terreni coltivati in modo biologico dal 15% al 25% entro il 2025.

La nuova strategia rappresenta una pietra miliare per l’Amministrazione svizzera e mostra alla politica i campi d’intervento rilevanti in relazione ai cambiamenti climatici. L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) hanno lavorato insieme per creare una base per orientare il sistema alimentare verso una maggiore sostenibilità e quindi potenziare nel complesso la sicurezza alimentare.

La filiera agroalimentare è una delle categorie più interessate dagli effetti dei cambiamenti climatici e allo stesso tempo emette notevoli quantitativi di gas serra. La nuova “Strategia climatica per l’agricoltura e l’alimentazione 2050” mira a far sì che la filiera agroalimentare possa adattarsi alle sfide dei cambiamenti climatici e ridurre le sue emissioni. In questo modo, si potrà garantire una produzione alimentare più sostenibile e una maggiore sicurezza alimentare per la popolazione svizzera.

Fonte: Ticinopolitica.ti