La crescente domanda di alimenti biologici nell'UE offre l'opportunità agli USA di esportare una notevole quantità di prodotti nella UE, a partire da principalmente frutti di bosco e asparagi, ma anche patate dolci e frutta in guscio come nocciole, mandorle, noci e pistacchi, seguiti da pere, mele, pompelmi, ciliegie e carote. Ad oggi il Regno Unito è il maggiore acquirente di prodotti biologici americani, anche se è difficile prevedere se questo primato resterà dopo la Brexit.

Nel 2018, il mercato UE dei prodotti biologici è aumentato del 18% a quasi 41 miliardi di euro, con Germania e Francia principali attori, perché i due paesi insieme rappresentano più della metà del mercato. L'intero mercato biologico ha mostrato una crescita nel 2018, ad eccezione dell'Italia. Nel 2018, nella UE, sono stati messi a colture biologiche quasi 14 milioni di ettari, con in testa la Spagna, seguita da Italia, Francia e Germania.

La nuova tendenza, come stile di vita, di voler vivere e mangiare in modo più sano ha fatto sì che le grandi catene di supermercati hanno incluso sempre più  prodotti biologici nel loro assortimento regolare. Di conseguenza, questi prodotti sono diventati disponibili per un pubblico più vasto e in crescita, in particolare le famiglie a doppio reddito (senza figli), gli anziani (50-75 anni) e i coloro che vogliono essere “trendy”. I consumatori che spendono più denaro in prodotti biologici si trovano in Svezia, Danimarca, Francia e Germania.

Il rapporto USDA fornisce informazioni sulle regole del mercato UE, e viene ad esempio pubblicizzato il BioFach, la più grande fiera biologica al mondo, una fiera che offre, secondo il rapporto, un'opportunità unica sia ai nuovi arrivati sul mercato sia alle aziende affermate, di stabilire nuovi contatti e conoscere il mercato globale del bio.

Autori
USDA-United States Department of Agriculture - Foreign Agricultural Service
Anno
2020
Economia