“Buoni raccolti anche senza pesticidi e concimi”

Le colture che non impiegano pesticidi e concimi di sintesi rendono il 19,2 per cento in meno di quelle convenzionali, una differenza inferiore alle rese, molto variabili, spesso indicate in letteratura. Lo ha scoperto uno studio di ricercatori dell'Università della California a Berkeley pubblicato sui “Proceedings of the Royal Society B”, nel quale è stata effettuata un'analisi di 115 studi già pubblicati, una meta-analisi in gergo tecnico, e che avevano confrontato la cosiddetta agricoltura biologica con quella convenzionale.

Nuovo studio rileva differenze significative tra prodotti biologici e non biologici.

Nel più grande studio del suo genere, un team internazionale di esperti guidati da Newcastle University, Regno Unito, ha dimostrato che le colture biologiche e alimenti a base di colture biologiche hanno una maggiore concentrazione di antiossidanti , fino al 60% in più rispetto alle colture convenzionali.

“Il mondo del biologico: situazione attuale, problematiche e opportunità”.

Il 13 giugno 2014 a Brescia, presso l'Istituto Artigianelli, si terrà un convegno dedicato al tema “Il mondo del biologico: situazione attuale, problematiche e opportunità”. L'evento è organizzato dall'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Brescia, in collaborazione con l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) e l'Associazione nazionale direttori mercati all'ingrosso (Andmi).

Regione Lombardia: fondi per il biologico dal PSR.

partecipano ai sistemi di qualità alimentare”. La misura si propone di sostenere e promuovere la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità dei prodotti agroalimentari, comunitari e nazionali. Gli obiettivi di tale bando sono di rafforzare la competitività del settore primario all'interno della filiera verso i clienti, accrescere il valore aggiunto dei prodotti agricoli primari, aumentare la competitività delle produzioni di qualità sui mercati nazionali ed internazionali e migliorare la qualità dei prodotti agroalimentari.